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Chiunque conosca Giovanni Vernia associa il suo nome alle irresistibili maschere con cui ha conquistato tv e web, ed è in questo spettacolo che l’artista racconta da dove nasce la sua “follia comica”.

È un demone interiore il suo, che comincia ad apparire da bambino, stimolato dalla Genova in cui è cresciuto e dagli stravaganti parenti pugliesi e siciliani. Ed è una sorta di spiritello dispettoso, che si manifesta in modo sempre più invadente durante la sua carriera da ingegnere, costringendolo a diventare comico di professione.

Vernia o non Vernia è un esercizio di leggerezza intelligente, dove la storia personale dell’artista si sovrappone ad un divertentissimo, ma acuto viaggio attraverso i luoghi comuni di questi strani tempi moderni. Vernia, da vero showman, spazia con disinvoltura dal racconto alla parodia, dal canto al ballo, creando un rapporto col pubblico unico e coinvolgente. E dopo una serata irresistibile vi chiederete: “ma era Vernia o non era Vernia?”.

INFORMAZIONI
di Giovanni Vernia, Paolo Uzzi, Pablo Solari
con Giovanni Vernia
regia di Giampiero Solari, Paola Galassi
produzione Savà Produzioni Creative

LO SPETTACOLO
venerdì 14 gennaio 2022, ore 21.00

Biglietti:
intero: 30 euro
ridotto: 28 euro
ridotto under26: 20 euro

Lo spettacolo andrà in scena in data unica: sabato 4 dicembre, ore 21.00

Duepuntozero è lo spettacolo che Gabriele Cirilli propone per la stagione invernale 2021/2022, bypassando quest’ultimo anno e mezzo e ripartendo dal successo della stagione teatrale 2018/2019 con Mi Piace…Di Più.

Attraverso questo spettacolo Gabriele fa vivere tante situazioni e tanti personaggi perché la sua forza è una capacità di comunicazione che pochissimi hanno. E la risata scaturisce vera e genuina con una forza che insieme ristora e appaga.

Duepuntozero significa essere aggiornati, connessi, globali e veloci. Lo show si dipana attraverso una riflessione su come sopravvivere stando al passo con il tempo, ma soprattutto col linguaggio e la continua ricerca del nuovo, attraversando tutti generi del teatro comico, dalla commedia degli equivoci al cabaret, racconti di vita vissuta comici ma che toccano anche le corde del cuore, canzoni da cantante vero, monologhi e gag irresistibili. In questo spettacolo Gabriele porta in scena insieme a se un po’ di persone, quelle che fanno parte della sua vita.

Il pubblico non le vede all’inizio ma durante lo spettacolo prendono corpo all’interno di monologhi e racconti.

Informazioni:

di  Gabriele Cirilli, Mattia Cirilli, Maria De Luca, Gianluca Giugliarelli, Lucio Leone
con GABRIELE CIRILLI
una produzione Ma.Ga.Mat.

Lo spettacolo:

sabato 4 dicembre 2021 | ore 21.00

Biglietti:
intero: 28 euro
ridotto: 26 euro
ridotto under26: 20 euro

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Persone, tipologie umane che ho visto passare (ma anche restare) in molti anni di questo mestiere.

Facce che in scena si amplificano, diventano grottesche pur di strappare una risata, e in platea ognuno riconosce il vicino di casa, il giornalaio, il
collega di ufficio, la suocera, ma mai se stesso.
È l’antico gioco della parodia: trasformare persone in personaggi e situazioni quotidiane in ciò che vale la pena di raccontare. Del resto le storie di uomini e di donne sono sempre state il bersaglio della mia curiosità e il trasformismo l’abito ideale alla mia timidezza.

Le mie facce sono proiezioni di realismo, sono facce contemporanee, che raccontano l’attualità, ma anche facce di sogno cinico e garbato. Sono i tanti connotati che ho.

“La faccia e l’unica zona del corpo che mostriamo nuda“
A volte è inclusiva e accogliente altre è scostante, inadeguata. Questo spettacolo cerca di scatenare una risata, stimolare un pensiero, suscitare un
ricordo…cerca una nuova faccia da mostrare.

Informazioni:
con Tiziana Foschi
con la partecipazione di Antonio Pisu
una produzione Nicola Canonico per la Good Mood

Lo spettacolo:
venerdì 26 novembre 2021 | ore 21.00

Biglietti:
intero: 28 euro
ridotto: 26 euro
ridotto under26: 20 euro

Quando narrazione, attualità, umorismo, storia, costume, cronaca, comicità, politica e satira si incontrano sulle assi di un palcoscenico.

Enrico Bertolino ha iniziato da oltre due anni a cimentarsi in una formula teatrale innovativa che ha portato con successo nei teatri delle principali città italiane tra cui Roma, Milano, Bologna, Genova, Torino e Verona.

Si tratta dell’instant theatre® spettacolo in cui narrazione, attualità, umorismo, storia, costume, cronaca, comicità, politica e satira si incontrano sulle assi di un palcoscenico. La formula non è quella del monologo tradizionale, ma del confronto diretto dell’attore col pubblico, un dialogo costantemente aggiornato sui temi di più scottante attualità.

Attraverso l’instant theatre® il teatro diventa luogo di informazione satirica e lo spettacolo un percorso di conoscenza di un tema politico o sociale, un “tutorial” col sorriso sulle labbra, particolarmente indicato per chi, come lo stesso Bertolino, gronda certezze e dubbi equamente ripartiti.

Novanta minuti da passare insieme per chiarirsi le proprie convinzioni e farsene delle nuove.

Informazioni:
con Enrico Bertolino
da un’idea di Enrico Bertolino e Luca Bottura
scritto insieme a Massimo Navone
regia di Massimo Navone
con la collaborazione di Enrico Nocera
una produzione ITC2000

Spettacolo:
sabato 18 gennaio 2020 | ore 21.00

Biglietti:
intero: 28 euro
ridotto: 26 euro
gruppi organizzati: 23 euro
ridotto under26: 20 euro

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“Tutto TEO” è un viaggio nel cabaret di qualità all’interno del quale Teocoli ripercorre senza sosta i più formidabili monologhi ed aneddoti della sua vita.

Vengono rievocate le gag più divertenti e le sue più geniali imitazioni. Da Adriano Celentano a Felice Caccamo fino ad arrivare a Maurizio Costanzo, Cesare Maldini, Ray Charles e tanti altri.

Teo Teocoli nasce a Taranto il 25 febbraio 1945 e inizia la sua carriera di cabarettista al noto locale milanese “Derby”, tempio del genere, e fucina negli anni di diversi nomi e volti noti dello spettacolo.

Calca il palcoscenico milanese insieme a Cochi e Renato, Enzo Jannacci, Diego Abatantuono e Massimo Boldi ed entra a far parte inoltre del Clan di Adriano Celentano. Milanese e milanista, irriducibile e sfegatato tifoso rossonero, con la Gialappa’s Band lancia dal 1992 “Mai dire gol”, programma all’interno del quale crea e interpreta esilaranti personaggi come Felice Caccamo, Gianduia Vettorello e Peo Pericoli.

Teo Teocoli diventa negli anni uno degli artisti più rappresentativi della comicità Made in Italy facendosi apprezzare e conoscere dal grande pubblico attraverso tournée teatrali lungo tutta la penisola.

Uno spettacolo da non perdere: risate garantite al 100%!

Informazioni:
di e con Teo Teocoli
una produzione Due Punti Srl

Spettacolo:
venerdì 18 ottobre 2019 | ore 21.00

Biglietti – evento speciale Variety:
intero: 34 euro
gruppi organizzati: 26 euro

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Manicomic è il nuovo irresistibile spettacolo della Rimbamband, con l’accurata e ironica regia di Gioele Dix.

Sono in cinque. Sono una band. Suonano e sono più o meno consapevoli di essere tutti affetti da numerose patologie mentali: ansie da prestazione, disturbo della personalità multipla, sindromi ossessivo compulsive.

Uno di loro è un alcolista depresso, non essendo riuscito a realizzare il sogno di una vita: ballare alla Scala. E poi c’è un imprevedibile bipolare, cioè come sarebbero Jekyll e Hyde se fossero un pianista…

Un medico psichiatra prova, attraverso un percorso terapeutico, a sbrogliare questa intricata matassa e a condurre i suoi pazienti alla guarigione: musica, sport, teatro. Tutto è terapia. Ma i nostri cinque sono duri a guarire e nonostante i continui richiami del medico, le loro migliori intenzioni e l’assunzione di farmaci dai nomi grotteschi, non riescono a liberarsi dalle loro ossessioni.

Una sorta di “Qualcuno volò sul nido del cuculo” in versione comico/teatrale, in cui la follia si trasforma in libertà, energia, divertimento e creatività. Perché non può esserci arte senza follia e… da vicino, nessuno è normale.

Informazioni:
di Raffaello Tullo
regia di Gioele Dix
La Rimbamband è:
Raffaello Tullo, voce – percussioni
Renato Ciardo – batteria
Nicolò Pantaleo – sax
Vittorio Bruno – contrabbasso
Francesco Pagliarulo – pianoforte

Spettacolo:
venerdì 8 novembre 2019 | ore 21.00

Biglietti
intero: 28 euro
ridotto: 26 euro
gruppi organizzati: 23 euro
ridotto under26: 20 euro

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Per la prima volta sarà portato in scena da una donna lo spettacolo ‘GLI UOMINI VENGONO DA MARTE, LE DONNE DA VENERE’, grazie alla messa in scena di Debora Villa con la collaborazione di Giovanna Donini e Andrea Midena.

“Tanto tempo fa, i Marziani e le Venusiane si incontrarono, si innamorarono e vissero felici insieme perché si rispettavano e accettavano le loro differenze. Poi arrivarono sulla terra e furono colti da amnesia: si dimenticarono di provenire da pianeti diversi.”

Il testo di John Gray è un best seller mondiale che ha venduto cinquanta milioni di copie ed è stato tradotto in quaranta lingue, si basa su un pensiero tanto semplice quanto efficace: gli uomini e le donne vengono da due pianeti diversi.

A portare in scena l’adattamento teatrale, una esilarante terapia di gruppo collettiva, del libro più celebre dello psicologo statunitense John Gray sarà per la prima volta in assoluto una donna: l’attrice Debora Villa.

Cercando di restare imparziale, Debora vi condurrà per mano alla scoperta dell’altro sesso senza pregiudizi. Per la prima volta quindi, sarà una rappresentante di Venere a ricordarci, con la sua comicità travolgente e irriverente, raffinata e spiazzante, quali sono le clamorose differenze che caratterizzano i Marziani e le Venusiane.

Uomini e donne impareranno a conoscersi di nuovo “perché – come sostiene Gray- quando si imparano a riconoscere e apprezzare le differenze tra i due sessi, tutto diventa più facile, le incomprensioni svaniscono e i rapporti si rafforzano”.

Informazioni:
con Debora Villa
Chiara Bianchi Dorta e Marco Massini presentano dal best seller di John Gray
in accordo con Bernard Olivier e Alain Dierexs
scritto da Paul Dewandre con Debora Villa
messa in scena Debora Villa e Giovanna Donini
in collaborazione con Andrea Midena
una produzione Bianchi Dorta – Massini

Spettacolo:
sabato 8 febbraio 2020 | ore 21.00

Biglietti:
intero: 28 euro
ridotto: 26 euro
gruppi organizzati: 23 euro
ridotto under26: 20 euro

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Perché non abbiamo mai un momento di tranquillità? La risposta più plausibile è che abbiamo tutti, chi più o chi meno, una percezione falsata della realtà che ci circonda.

Non c’è nulla di più divertente della nostra ipocrisia, e così Antonio Ornano nel suo nuovo spettacolo Non c’è mai pace tra gli ulivi prova a squarciarla raccontando tutte le sue schizofrenie, che si manifestino a bordo campo durante una partita di calcio o alle prese con il ricordo salvifico di una ballerina conosciuta a vent’anni.

In questo monologo da stand up comedian parla e scherza su quanto sia faticoso lasciarsi sopraffare dalle proprie passioni e su quanto è difficile far digerire la musica rock alla propria moglie. Parla e scherza sulle sue difficoltà a rapportarsi con il razzismo e il bullismo, come comico, e soprattutto come padre di un bimbo biologico biondo platino e di una bimba di colore adottata in Etiopia.

E alla fine, forse per trovare l’ “artefice” di tutte queste fragilità così umane e reali, parla e ride anche del ricordo di una madre. La sua, come avrete intuito.

Informazioni:
con Antonio Ornano
di Antonio Ornano, Carlo Turati, Simone Repetto, Matteo Monforte
regia di Davide Balbi

Spettacolo:
venerdì 31 luglio 2020 – doppia replica ore 18.30 (biglietti ancora disponibili) e 21.30 (SOLD-OUT)

Lo spettacolo si terrà presso il Giardino di Casa Morandi – ingresso da via I maggio. Lo spettacolo si svolgerà anche in caso di maltempo.

Biglietti:
intero: 28 euro
ridotto: 26 euro
gruppi organizzati: 23 euro
ridotto under26: 20 euro

Apertura vendite: lunedì 15 giugno 2020. I biglietti saranno acquistabili solo ONLINE.

Per coloro che nella precedente Stagione avevano acquistato i biglietti per lo spettacolo chiediamo di compilare il seguente questionario:
https://bit.ly/2Da5buw

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Memorie di una donna difettosa.

Serena Dandini approda a teatro con un’opera buffa che mescola il reading alla musica, “disturbata” dagli interventi comici di Germana Pasquero.

Tutto ha inizio da una semplice domanda di pensione che la protagonista ingenuamente pensa di poter ottenere dopo anni di onorata carriera. Ma l’insano desiderio si scontra con l’implacabile Legge Fornero che ha già rigettato milioni di inconsapevoli italiani.

A negarglielo in scena è Elsa Fornero in persona o meglio la sua migliore incarnazione (Germana Pasquero) che con il cinismo lacrimoso ormai noto toglie ogni speranza alla malcapitata.

Inutili le rievocazioni di vicende, avventure, passioni e fallimenti che hanno costellato la sua avventura lavorativa: un’intervista-interrogatorio “non richiesta” da parte di una sulfurea Franca Leosini (sempre Germana Pasquero) inchioda la Dandini alle sue responsabilità, svelando anche lati oscuri della sua vita.

Dalla passione per i giardini a quella per la musica, dalle ossessioni per le cose inutili alle numerose debolezze, tutto viene messo a nudo senza pietà dal più famoso pubblico ministero della tv italiana.

Una serata atipica, più che altro un happening sgangherato che si snoda tra comicità irriverente e riflessioni semi-serie, ma anche serissime, sul destino del genere femminile nel nostro paese.

Informazioni:
di e con Serena Dandini
con Germana Pasquero e il dj Dmitri Cebotari
collaborazione artistica Paola Cannatello
organizzazione tecnica Marco Boraso
una produzione Mismaonda

Spettacolo:
sabato 21 marzo 2020 | ore 21.00

Biglietti:
intero: 28 euro
ridotto: 26 euro
gruppi organizzati: 23 euro
ridotto under26: 20 euro

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Un mirabolante viaggio della donna d’oggi, al tempo dei social, di whatsapp, dell’amore sempre più virtuale e sempre meno reale.

Una donna alle prese con il corpo che cambia e il metabolismo che va in blocco come le caldaie, e mai che all’accorrenza, si vedesse un idraulico bravo capace di sbloccare la situazione.

Barbara Foria affronta con la solita grande ironia e con la sua ineguagliabile carica energetica i vizi e le virtù dell’essere donna oggi con la D maiuscola, in balia di uomini con C minuscola (la C di cuore).

La tesi è semplice: la vita va vissuta con ironia, gioia e tanta euforia. Anche quando si diventa grandi. Anche quando da sesso droga and rock and roll si passa a netflix, tachipirina e canti gregoriani. È normale, ci si evolve.

Quale sarebbe il problema? Che ci chiamano milf? In realtà Milf è l’acronimo di Mo’ Inizia La Felicità.

Felicità per noi che abbiamo finalmente capito che al cuor non si comanda però magari si può consigliare. Che l’amore fa male, specialmente quando se ne fa troppo poco. Che certi fidanzati sono come le magliette di Zara: all’inizio ci esci, alla fine ci vai solo a dormire. Ma per sentirsi più leggeri non serve volare, a volte basta sorvolare. Perché la perfezione non esiste ma certi difetti possono essere meravigliosi. E allora viva le debolezze, le pecche, le imperfezioni che ci rendono vere, uniche e straordinariamente normali.

In questo spettacolo, la travolgente artista napoletana presenta il meglio della sua produzione artistica arricchito da tante novità e tanti nuovi spunti di riflessione.

Lo stand-up comedy più rosa che c’è è una satira sociale su tutti gli stereotipi femminili.

Informazioni:
con Barbara Foria
regia di Claudio Insegno

Spettacolo:
IN FASE DI RIPROGRAMMAZIONE

Biglietti:
intero: 28 euro
ridotto: 26 euro
gruppi organizzati: 23 euro
ridotto under26: 20 euro

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