Tag Archivio per: show

DEBORA VILLA in
Tilt, Esaurimento Globale

Debora Villa è esaurita e fin qui niente di nuovo. Ma cosa succede nel momento in cui si accorge di non essere affatto sola, perché in un modo o nell’altro esauriti lo siamo tutti? Direi che un attacco di panico sarebbe il minimo.
Tutti esauriti mentre siamo occupati ad esaurire l’intero pianeta, oltre a noi stessi.
Ma tranquilli, ci occupiamo solo delle cose più inutili: è finito il petrolio, è finita la pazienza, è finita l’acqua, è finita la pace, sono finite le api, non ci sono più anticorpi, e tutto va bene, ma se manca il deodorante o è terminata la maionese “fermi tutti, qui c’è un problema!”.
Il periodo storico non aiuta: tra pandemie, lockdown, complottismi, terrapiattisti, guerre, crisi energetica, haters…, “mancano giusto le cavallette” direbbe John Belushi. “E chissene, le cavallette oggi si mangiano!”, risponde Debora sgranocchiando a bocca piena. Siamo di fronte a un esaurimento globale, collettivo: ma forse se riusciamo a rimbalzare appena prima di toccare il fondo, rinasceremo come qualcosa di nuovo.
Perché se siamo la causa del nostro esaurimento, possiamo essere la fonte della nostra energia.
É stato provato che se parli alle piante in modo amorevole, loro crescono meglio, più sane, più forti, più belle.
Sorpresa, sorpresa: vale anche per le persone! Solo che con le piante è meglio: sono più simpatiche, non si muovono e soprattutto non rispondono mai.
Chi ha studiato afferma che l’uomo è un animale sociale, ” ma non è un animale socievole!” aggiunge Debora.
Einstein diceva: “Se tu giudichi un pesce per la sua capacità di arrampicarsi, lui si sentirà un cretino tutta la vita”. Giusto.
Ma Debora ha un dubbio: “Se tu giudichi un pesce per la sua capacità di arrampicarsi, forse il cretino sei tu!?”.
Siamo tutti esauriti – perché siamo tutti esauriti- esiste un modo diverso per gestire la nostra esistenza? Su questo filo, che diventa un mantra, si muove il teatro di Debora Villa, funambola che veleggia tra satira, narrazioni, comicità senza sconti e affabulazioni teatrali.
Vi aspettiamo per il tutto esaurito di tutti gli esauriti.

 

Crediti
di Debora Villa e Carlo Gabardini
conDebora Villa
ProduzioneSi può fare productions
distribuzione Terry Chegia

Spettacolo
venerdì 19 gennaio 2024 | ore 20.45

Info
Spettacolo compreso nell’Abbonamento Show. NON inseribile nei Season Pass e nella Gift Card
Rassegna di appartenenza: Show

Come si fa a parlare di San Francesco D’Assisi senza essere mostruosamente banali? Come farò a mettere in scena questo spettacolo senza che sembri una canzone di Jovanotti?

Se chiedo a un ateo anticlericale “dimmi un santo che ti piace” lui dirà: Francesco. Perché tutti conoscono San Francesco? Perché sono stati scritti decine di migliaia di testi su di lui? Perché è così irresistibile? E perché proprio lui? Non era l’unico a praticare il pauperismo. In quell’epoca era pieno di santi e movimenti eretici che avevano fatto la stessa scelta estrema, che aveva di speciale questo coatto di periferia piccolo borghese mezzo frikkettone che lascia tutto per diventare straccione?
Aveva di speciale che era un artista. Forse il più grande della storia. Le sue prediche erano capolavori folli e visionari. Erano performance di teatro contemporaneo. Giocava con gli elementi della natura, improvvisava in francese, citando a memoria brani dalle chanson de geste, stravolgendone il senso, utilizzava il corpo, il nudo, perfino la propria malattia, il dolore fisico e il mutismo.

Il monologo, orchestrato con le laudi medievali e gli strumenti antichi di Luciano di Giandomenico, Maurizio Picchiò e Stefano Carloncelli, si interroga sull’enorme potere persuasivo che genera su noi contemporanei la figura pop di Francesco, e percorre la vita del poverello di Assisi e il suo sforzo ossessivo di raccontare il mistero di Dio in ogni forma, fino al logoramento fisico che lo porterà alla morte, dalla predica ai porci fino alla composizione del cantico delle creature, il primo componimento lirico in volgare italiano della storia, Francesco canta la bellezza di frate sole dal buio della sua cella, cieco e devastato dalla malattia. Nessuno nella storia ha raccontato Dio con tanta geniale creatività. Francesco sapeva incantare il pubblico, folle sterminate, sapeva far ridere, piangere, sapeva cantare, ballare. Il vero problema con cui mi sono dovuto scontrare preparando questo spettacolo è che Francesco era un attore molto più bravo di me.
E poi il gran finale, la morte, il rapporto di fratellanza, quasi di amore carnale che aveva Francesco con Sora nostra morte corporale, da la quale nullu homo vivente pò scappare. E neanche il pubblico potrà scappare da questo finale, incatenati sulle poltrone del teatro saranno costretti anche loro ad affrontare il vero, l’ultimo, grande tabù della nostra contemporaneità: non siamo immortali.

Crediti
regia FRANCESCO BRANDI
di e con Giovanni Scifoni
strumenti antichi Luciano Di Giandomenico, Maurizio Picchiò e Stefano Carloncelli
produzione Mismaonda / CdP Viola Produzioni

Spettacolo
martedì 7 maggio 2024 | ore 20.45

Info
Spettacolo compreso nell’Abbonamento Show e inseribile nei Season Pass e nella Gift Card
Rassegna di appartenenza: Show

Tanti Lati Latitanti. Ale e Franz aprono il cartellone del Giuditta Pasta
Il nuovo attesissimo spettacolo di Ale e Franz apre il cartellone Variety e Comicità della stagione 2017- 2018 del Teatro Giuditta Pasta.

Il duo comico indaga le relazioni umane, le emozioni e i ragionamenti che siamo in grado di costruire e costruirci, analizzando più da vicino ciò che di comico e folle esiste nell’essere umano.
La soluzione? Ridere insieme delle manie, ossessioni e ingenuità che inevitabilmente sono presenti in ognuno di noi.
Lati tanti – Tanti lati in cui riconoscersi e fingere di non vedere che siamo proprio noi questi uomini: scaltri, dubbiosi, saggi, strani, risolti. Uomini unici e ricchi di umanità.
Un vedersi allo specchio, un cercarsi e riconoscersi tra la folla e ridere (tanto) di gusto insieme.

Informazioni
con Ale e Franz
scritto da Alessandro Besentini, Francesco Villa, Antonio De Santis e Alberto Ferrari
regia di Alberto Ferrari
produzione ITC2000
distribuzione Terry Chegia

Spettacoli
venerdì 20 ottobre | ore 21.00

Biglietti | Evento speciale variety e comicità
posto unico: 30 euro
gruppi organizzati: 25 euro

Acquista il biglietto
FIORE DI CACTUS con Benedicta Boccoli e Maximilian Nisi a Saronno
Un’animata storia d’amore fatta di bugie e malintesi divertenti. Una commedia brillante, un cult del genere, conosciuta in tutto il mondo grazie alla straordinaria interpretazione cinematografica di Walter Matthau, Ingrid Bergman e Goldie Hawn nell’omonimo film diretto da Gene Saks nel 1969.

Una pièce teatrale perfetta nei tempi, nell’intreccio, nel gioco di equivoci ad incastro. In un susseguirsi di colpi di scena e di situazioni comiche si sviluppa una storia intima ed emozionante, che narra le vicende di un dentista donnaiolo, rigorosamente scapolo, che obbliga la segretaria a farsi passare per sua moglie allo scopo di risolvere un’ingarbugliata questione sentimentale. Dopo una serie di divertenti malintesi il “castello di bugie” crollerà fino a far emergere le affinità elettive tra i due.

A vestire i panni del dottore e della sua intraprendente infermiera troviamo due interpreti d’eccezione: Maximilian Nisi e Bendicta Boccoli.

Un testo straordinario che è diventato ormai un classico della commedia “brillante” e che riesce a raccontare grandi verità sulla vita, sull’amore, sul dolore e su tutte le debolezze umane.

Passando da parti drammatiche a parti leggere con naturalezza e conquistando il favore del pubblico, Fiore di cactus è l’esempio di un teatro che, dietro un congegno da orologio svizzero, coglie le contraddizioni di una bizzarra storia d’amore. È la metafora dell’amore bello, vivace e spuntato tra le spine proprio come il fiore del cactus.

Informazioni
di Pierre Barillet e Jean-Pierre Grédy
con Benedicta Boccoli e Maximilian Nisi
e con Anna Zago, Aristide Genovese, Piergiorgio Piccoli Claudia Gafà, Matteo Zandonà, Anna Farinello, Federico Farsura
regia di Piergiorgio Piccoli e Aristide Genovese
scene di Adriano Pernigotti
luci di Samuel Donà
costumi di Rosita Longhin
produzione: Teatro de Gli Incamminati

Spettacoli
sabato 4 novembre | ore 21.00
domenica 5 novembre | ore 15.30

Biglietti | Prosa
intero: 25 euro
ridotto over70: 23 euro
gruppi organizzati: 20 euro
ridotto under26: 15 euro
(diritti di prevendita inclusi)
Spettacolo presente nell’abbonamento 10 spettacoli e nell’abbonamento 7 spettacoli.

Acquista il biglietto
MASSIMO LOPEZ & TULLIO SOLENGHI SHOW al Teatro Giuditta Pasta
Il nuovo attesissimo show di Massimo Lopez e Tullio Solenghi apre la Stagione di Prosa del Teatro Giuditta Pasta.

Massimo Lopez e Tullio Solenghi, dopo aver dato vita con Anna Marchesini al Trio comico più famoso d’Italia, tornano insieme sul palco dopo 15 anni.

Come due vecchi amici che si ritrovano, in uno Show di cui sono interpreti ed autori, accompagnati dalle musiche live della Jazz Company diretta dal maestro Gabriele Comeglio.

Tra i vari cammei, l’incontro tra Papa Bergoglio e Papa Ratzinger, in un esilarante siparietto di vita domestica, i duetti musicali di Gino Paoli e Ornella Vanoni e quello più recente di Dean Martin e Frank Sinatra, che ha sbancato la puntata natalizia di “Tale e Quale Show”.

Ne scaturisce una scoppiettante carrellata di voci, imitazioni, sketch, performance musicali, improvvisazioni ed interazioni col pubblico.

In quasi due ore di spettacolo, Tullio e Massimo, da “vecchie volpi del palcoscenico”, si offrono alla platea con l’empatia spassosa ed emozionale del loro inconfondibile “marchio di fabbrica”.

Uno show di puro divertimento tra canzoni, gag, siparietti comici, imitazioni e momenti di grande teatro. Lopez e Solenghi dimostrano di essere due straordinari artisti completi e sfaccettati.

Informazioni
con Massimo Lopez e Tullio Solenghi
e con la Jazz Company
Gabriele Comeglio: sax; Fabio Gangi: pianoforte; Ezio Rossi: basso; Marco Serra: batteria

Spettacoli
sabato 21 ottobre | ore 21.00
domenica 22 ottobre | ore 15.30

Biglietti | Evento speciale prosa
posto unico: 30 euro (diritti di prevendita inclusi)
gruppi organizzati: 25 euro
Spettacolo presente nell’abbonamento 10 spettacoli.

Acquista il biglietto