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Agosto sta volgendo al termine, l’estate sta finendo e  al Teatro Giuditta Pasta fervono i preparativi per l’apertura della Stagione 2024|25 Immaginazioni con la Direzione Artistica di Andrea Chiodi.

Dallo show alla musica, dalla prosa classica alla prosa contemporanea, dagli spettacoli per le nuove generazioni ai laboratori teatrali ecco cosa vi attende all’apertura di sipario del teatro della Città di Saronno.

Il primo appuntamento è con la risata e la spensieratezza che solo I LEGNANESI sanno trasmettere.
GUAI A CHI RUBA, in scena sabato 28 settembre alle ore 20.45 e domenica 29 settembre alle ore 16.00 c per due ore  in compagnia della Teresa ( Antonio Provasio), della Mabilia ( Enrico Dalceri) e del Giovanni (Italo Giglioli).

Aprirà la rassegna di Prosa Contemporanea – dedicata a Piera Degli Esposti, attrice che  sapeva intrecciare la sua forte personalità ad una profonda sensibilità  dando vita ad uno stile interpretativo intenso e viscerale- Arianna Scommegna diretta da Gabriele Vacis in La Molli. Divertimento alle spalle di Joyce martedì 8 ottobre alle ore 20.45.

Martedì 15 ottobre alle ore 20.45 il sipario del Pasta si aprirà con il primo di tre appuntamenti della rassegna di Danza – tutti gli spettacoli sono programmati all’interno del MAGGIORE_DANZA Centro diffuso di produzione e programmazione della Fondazione Egri per la Danza– che torna ad animare le serate saronnesi: EARTHEART con le coreografie di Raphael Bianco

Il primo appuntamento della rassegna Teatro per le Famiglie sarà domenica 20 ottobre alle ore 16.00 con la nuova produzione del Teatro del Buratto in collaborazione con il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia: in TI VEDO. LA LEGGENDA DEL BASILISCO  , l’autrice, regista ed interprete Emanuela Dall’aglio grazie ad un “abito-storia” ci racconterà una storia che ha il sapore di amicizia e coraggio, un viaggio per grandi e piccini a partire dai 4 anni.

La Stagione di Prosa si apre con un grande classico capace di parlare al pubblico di ieri di oggi e di domani: LA LOCANDIERA di Carlo Goldoni con la regia di Antonio Latella e con Sonia Bergamasco andrà in scena giovedì 31 ottobre alle ore 20.45. Tradizione, innovazione e qualche eccesso in questo testo che lo stesso regista definisce “un manifesto teatrale che dà iniziò al teatro contemporaneo”. Da non perdere.

Il nostro consiglio?
ABBONAMENTO  alle STAGIONE COMPLETA DI PROSA
Potrai assitere a 16 spettacoli che racchiudono il meglio delle produzioni del teatro italiano a partire da € 150.

Acquisto abbonamenti IMMAGINAZIONI- Stagione Teatrale 2024|25 e prevendita biglietti da mercoledì 4 settembre.

Orari di biglietteria:
mercoledì e sabato dalle 9.30 alle 12.30 e giovedì dalle 15.00 alle 18.00
Telefono 02 96702127
mail: biglietteria@teatrogiudittapasta.it 

Acquisti on line www.teatrogiudittapasta.it

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Sono confidenze sussurrate, confessioni bisbigliate quelle della Molli. Punto di partenza dal quale Gabriele Vacis, regista, e Arianna Scommegna, attrice, prendono le mosse è il monologo di Molly Bloom che conclude l’Ulisse di Joyce. Il personaggio di Molli viene calato in una quotidianità dalle sonorità milanesi, traslando il testo in una trama di riferimenti culturali, storie e canzoni che hanno il sapore del nostro tempo. Arianna Scommegna è sola sul palcoscenico, seduta al centro della scena; il suo monologo intenso, irrefrenabile, senza punteggiatura, senza fiato, è stretto tra una sedia, un bicchiere poggiato a terra e una manciata di fazzoletti ad assorbire i liquidi tutti, sacri e profani, di una vita di solitudine e insoddisfazione, come una partitura incompiuta. Il fiume di parole è lo stesso flusso di coscienza del personaggio di Joyce che riempie una notte insonne di pensieri e bugie, mentre aspetta il ritorno a casa del marito, Leopold, come la Molli aspetta Poldi. L’attrice, in bilico tra il romanzo e la vita, ripercorre la propria esistenza di poco amore, infinite attese, occasioni mancate, dal primo bacio a un rosario di amanti da sgranare per mettere a tacere il vuoto, dal dolore di un figlio perduto fino a un finale ‘sì’ pronunciato comunque in favore della vita, dell’amore da una donna mai piegata alla rassegnazione. Le note dolenti si stemperano sempre nell’ironia e in una levità che tutto salva; il testo gioca sempre, costantemente, con il doppio registro denunciato fin dal sottotitolo, Divertimento alle spalle di Joyce. Frammenti di vita raccontati in modo ora scanzonato ora disperato, storie di carne e sangue, vita che scorre come lacrime, che si strozza in un grido o si scioglie in una risata.

“Meritato, anzi meritatissimo – e a giungere nel momento giusto, quando il suo curriculum è ormai ricco di solide e bellissime prove, come la recente e straordinaria Cleopatràs di Giovanni Testori – questo Premio Hystrio all’interpretazione che viene assegnato ad Arianna Scommegna.
Attrice, la lombarda Scommegna, che da un quindicennio – cioè da quando comparve sulla scena e fu tra le fondatrici della compagnia ATIR – ha saputo imporsi non solo grazie al suo forte temperamento, ma anche e soprattutto perché capace, grazie a un impressionante ventaglio di registri espressivi, di recare a ogni suo personaggio qualcosa di struggentemente personale. Capace di caricarlo di una verità nuova e sconosciuta.
È successo, sotto la guida di Serena Sinigaglia, con la shakespeariana Giulietta, con il triplice ruolo di Fool/Lear/Cordelia in Lear, tutto su mio padre, con Ecuba ne Le Troiane. Ma Arianna ha saputo imporre il suo talento anche nel monologo. Se con Cleopatràs ci ha folgorato, non meno siamo stati avvinti quando, diretta da Gabriele Vacis, ha affrontato Joyce nello strepitoso La Molli, divertimento alle spalle di Joyce o ci ha condotto nella Milano di oggi causticamente descritta in Qui la città di M. da Piero Colaprico. Il Premio viene dato all’intrepida Arianna a valere anche d’auspicio per una fama ancor più grande di quella che già conosce”. (Motivazioni Giuria Premio Hystrio all’interpretazione, 2011)

CREDITI

LA MOLLI
Divertimento alle spalle di Joyce
di Gabriele Vacis e Arianna Scommegna
regia Gabriele Vacis
con Arianna Scommegna
produzione ATIR

SPETTACOLO
martedì 08 ottobre 2024 | ore 20.45

INFO
Spettacolo inserito nella rassegna Prosa contemporanea