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Riapertura biglietteria per la Stagione Teatrale 2024|25 IMMAGINAZIONI

Caro Spettatore,

Sei pronto per la nuova Stagione Teatrale?
Da mercoledì 4 settembre riapre la biglietteria del Teatro Giuditta Pasta.

Ci troverai il mercoledì e il sabato dalle 9.30 alle 12.30 e il giovedì dalle 15.00 alle 18.00.

Potrai acquistare il tuo abbonamento o i biglietti per i singoli spettacoli e potrai assicurarti i posti migliori per le serate che non vuoi perdere.

Vi aspettiamo per vivere con noi una stagione teatrale imperdibile!

 

 

Agosto sta volgendo al termine, l’estate sta finendo e  al Teatro Giuditta Pasta fervono i preparativi per l’apertura della Stagione 2024|25 Immaginazioni con la Direzione Artistica di Andrea Chiodi.

Dallo show alla musica, dalla prosa classica alla prosa contemporanea, dagli spettacoli per le nuove generazioni ai laboratori teatrali ecco cosa vi attende all’apertura di sipario del teatro della Città di Saronno.

Il primo appuntamento è con la risata e la spensieratezza che solo I LEGNANESI sanno trasmettere.
GUAI A CHI RUBA, in scena sabato 28 settembre alle ore 20.45 e domenica 29 settembre alle ore 16.00 c per due ore  in compagnia della Teresa ( Antonio Provasio), della Mabilia ( Enrico Dalceri) e del Giovanni (Italo Giglioli).

Aprirà la rassegna di Prosa Contemporanea – dedicata a Piera Degli Esposti, attrice che  sapeva intrecciare la sua forte personalità ad una profonda sensibilità  dando vita ad uno stile interpretativo intenso e viscerale- Arianna Scommegna diretta da Gabriele Vacis in La Molli. Divertimento alle spalle di Joyce martedì 8 ottobre alle ore 20.45.

Martedì 15 ottobre alle ore 20.45 il sipario del Pasta si aprirà con il primo di tre appuntamenti della rassegna di Danza – tutti gli spettacoli sono programmati all’interno del MAGGIORE_DANZA Centro diffuso di produzione e programmazione della Fondazione Egri per la Danza– che torna ad animare le serate saronnesi: EARTHEART con le coreografie di Raphael Bianco

Il primo appuntamento della rassegna Teatro per le Famiglie sarà domenica 20 ottobre alle ore 16.00 con la nuova produzione del Teatro del Buratto in collaborazione con il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia: in TI VEDO. LA LEGGENDA DEL BASILISCO  , l’autrice, regista ed interprete Emanuela Dall’aglio grazie ad un “abito-storia” ci racconterà una storia che ha il sapore di amicizia e coraggio, un viaggio per grandi e piccini a partire dai 4 anni.

La Stagione di Prosa si apre con un grande classico capace di parlare al pubblico di ieri di oggi e di domani: LA LOCANDIERA di Carlo Goldoni con la regia di Antonio Latella e con Sonia Bergamasco andrà in scena giovedì 31 ottobre alle ore 20.45. Tradizione, innovazione e qualche eccesso in questo testo che lo stesso regista definisce “un manifesto teatrale che dà iniziò al teatro contemporaneo”. Da non perdere.

Il nostro consiglio?
ABBONAMENTO  alle STAGIONE COMPLETA DI PROSA
Potrai assitere a 16 spettacoli che racchiudono il meglio delle produzioni del teatro italiano a partire da € 150.

Acquisto abbonamenti IMMAGINAZIONI- Stagione Teatrale 2024|25 e prevendita biglietti da mercoledì 4 settembre.

Orari di biglietteria:
mercoledì e sabato dalle 9.30 alle 12.30 e giovedì dalle 15.00 alle 18.00
Telefono 02 96702127
mail: biglietteria@teatrogiudittapasta.it 

Acquisti on line www.teatrogiudittapasta.it

Cari spettatori,

sul palco del Teatro Giuditta Pasta si è appena conclusa la prima delle residenze teatrali che abiteranno la sala saronnese per la Stagione Teatrale 2024|25 Immaginazioni: Dialoghi delle Carmelitane da Georger Bernanos con la regia del nostro Direttore Artistico Andrea Chiodi debutterà in forma di studio giovedì 18 luglio al Festival Tra Sacro e Sacromonte XV edizione. Continua a leggere

Guidate dal Direttore Artistico della Fondazione Culturale Giuditta Pasta Andrea Chiodi diciotto attrici selezionate su scala nazionale, hanno vissuto in residenza artistica il palco della città di Saronno per portare in scena in anteprima nazionale uno spettacolo tratto da uno dei testi più interessanti di Georges Bernanos: Dialoghi delle Carmelitane. Continua a leggere

IMMAGINAZIONI Stagione teatrale Giuditta Pasta 2424

Si apre la 35° Stagione Teatrale del Giuditta Pasta, il teatro della Città di Saronno

Le IMMAGINIAZIONI del Giuditta Pasta spaziano tra ospitalità e residenze, tra anteprime e debutti nazionali, tra incontri oltre il sipario e momenti di formazione

«Immaginazioni: “Libere e astratte riproduzione o elaborazione di dati sperimentali o fantastici”.
Così definiva l’Ariosto la riproduzione della realtà. Ed ecco che l’immaginazione si declina, per la nostra stagione – la mia seconda da Direttore Artistico al Giuditta Pasta – al plurale. Al plurale perché tante sono le visioni della realtà che il teatro ci permette di immaginare».

Andrea Chiodi – Direttore Artistico Teatro Giuditta Pasta Continua a leggere

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Allora faccio l’unica cosa che so fare.
Prendo mia moglie e le dico:
Amore, è venuto il momento di fare una cosa.
– Un figlio? mi dice lei.
Un figlio?! Ma ti va di scherzare? 
Un figlio produce 58,6 tonnellate di CO2 in un anno.
No. Dobbiamo fare uno spettacolo teatrale.
– Un altro?!?

 

Uno studio della Royal Society ha stabilito che 20 GRAMMI è il peso dell’anidride carbonica prodotta da una singola mail.

Ci siamo ispirati a questo dato per riflettere sull’idea che tutte le azioni che noi facciamo hanno un impatto ambientale. Ognuno di noi, in modi e tempi diversi, sta contribuendo ad accelerare irreversibilmente la crisi  climatica.

Cosa posso fare come individuo? Posso fare qualcosa? Posso cambiare la situazione? O è troppo tardi?
Rivolgendo queste domande a chi ne sa più di noi la risposta è quasi sempre la stessa: “Smettetela di essere un individuo. Smettetela di essere soli contro tutto, iniziate a pensarvi come una comunità, iniziate ad agire come parte di una comunità!” Come a teatro.

Non è troppo tardi. Bisogna cambiare la narrazione. Del clima e, perché no, anche del nostro fare teatro.

Lo spettacolo si articola in due grandi temi:

– come si racconta una crisi climatica?

Il primo tema è di tipo drammaturgico. Un’esplorazione “autobiografica” attraverso vari tipi di racconto per capire assieme qual è il migliore possibile, quello in grado di generare un cambiamento non solo in chi lo fa  ma anche chi lo ascolta.

Il primo obiettivo è quindi cambiare la narrazione per cambiare l’azione. – come fare a coinvolgere un pubblico?

Il secondo tema è di tipo relazionale nei confronti di una platea. Una serie di tentativi per coinvolgere il pubblico e rievocare la sensazione di comunità.

Il teatro è, secondo la più classica delle metafore, esempio di mondo in miniatura, dove le scelte che noi facciamo in comunità spostano equilibri, sul palcoscenico come nella vita reale.

 

NICOLA CIAFFONI, attore e ideatore del progetto
“Se c’è una cosa che ho capito del problema del cambiamento climatico è che da solo non sono in grado di cambiare nulla. Subito dopo aver realizzato questo ho pensato che la stessa cosa vale per il teatro.”

GIOIA BATTISTA, drammaturga e scrittrice
“Ad ogni nostra azione corrisponde una reazione, mentre scrivo, mentre penso, mentre respiro, mentre vivo. Anche tutto quello che non faccio. Anche non fare niente, stare chiusa al buio in una stanza, senza muovermi, senza consumare, senza pensare. Il mondo va a rotoli anche senza di me, e vorrei fermarlo, riavvolgerlo, come le vecchie VHS, e penso agli scheletri di plastica nei mari, alle tonnellate di spazzatura sottoterra, alle polveri che si alzano nell’aria ogni giorno. Scrivo e tutto quello che scrivo mi sembra già visto, già detto, una valanga di parole che anticipa ma che non previene, la valanga che sta per abbattersi su tutti noi.”

FILIPPO GIORGI, climatologo e premio Nobel per la pace 2007
“Da spettatore teatrale non ho mai amato quegli spettacoli in cui gli attori chiamano a forza noi spettatori sul palco per ‘farci fare qualcosa’, ma amerei trovarmi nella condizione in cui quello che succede su un palco mi parli così direttamente e mi coinvolga talmente tanto da portarmi a fare qualcosa, non so bene cosa, per poi vedere che la mia azione, se non solitaria, ma collettiva, ha  fatto la differenza, sul palco come nella nostra vita.”

WALTER GIACOPINI, ingegnere chimico e musicista
“Mi piacerebbe partire dalla persona, dalla singola persona che spesso dice: il problema ambientale è gravissimo, è globale e io sono un microbo. È un problema distante e non immediato, sempre superato da altre priorità: la guerra, il Covid, l’inflazione… che sono cose molto più pressanti e che ci toccano  molto più di quanto faccia l’aumento di un grado della temperatura globale.

Tutto questo comporta che un singolo vive una frustrazione perché si sente incapace, impotente di fronte ad un problema così grande. Portare il pubblico da microbo che si sente di non poter far nulla a attivo protagonista del cambiamento.”

SPETTACOLO
Mercoledì 23 aprile 2025 | ore 10.00

CREDITI
di Gioia Battista
con Nicola Ciaffoni
con la consulenza di
Filippo Giorgi – climatologo, premio Nobel
Walter Giacopini – ingegnere chimico
produzione Caraboa Teatro

Spettacolo vincitore della residenza teatrale Vandugola promossa dal Piccolo Teatro Blu di Imér (TN)

INFO E PRENOTAZIONI
educazione@teatrogiudittapasta.it

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“Shakespeare in persona racconta con ironia di se stesso, della sua vita e, soprattutto delle sue opere…”

Chi era William Shakespeare? È veramente esistito? Oppure si tratta di uno pseudonimo dietro al quale si nascondeva Marlowe? La regina Elisabetta? Il siciliano Guglielmo Crollalanza?

Shakespeare in persona racconta con ironia di sé stesso, della sua vita e, soprattutto, delle sue opere; partendo dalla spiegazione del verso che così tanto ha utilizzato, il pentametro giambico, spaziando dalla sua rivalità con Marlowe al rapporto con la regina Elisabetta, Shakespeare si mostra attento e appassionato conoscitore della natura umana.

Sorseggiando una tazza di tè, Shakespeare diventa Romeo, Lady Macbeth, Riccardo III e, come se stesse scrivendo ora per la prima volta, questi personaggi, ce li presenta, ci fa apprezzare le loro debolezze e amare il loro modo di pensare e di agire. Ci avvicina a ciascuno di loro come se i personaggi potessero parlarci personalmente di sé e ci mostra le storie e i drammi che ha scritto, così come li ha concepiti.

SPETTACOLO
Venerdì 11 aprile 2025 | ore 10.00

CREDITI
Charioteer Theatre e Teatro del Buratto
progetto e regia Laura Pasetti
con David Remondini

INFO E PRENOTAZIONI
educazione@teatrogiudittapasta.it

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Basandosi su un’esperienza reale, abbiamo portato sul palco la storia di una profonda connessione tra una pianta di ortica e un essere umano. Questo pezzo, che prende ispirazione dalla scienza e fenomenologia Goethiana, è il risultato di un esperimento durante il quale un essere umano ha portato con sé per quattro giorni un vaso con una pianta di ortica. Lo scopo era quello di dimostrare come entrare in stretta relazione con la natura può produrre un dialogo bidirezionale e modellare in positivo il modo in cui l’Uomo percepisce di esso.
L’anteprima dello spettacolo è andata in scena in Scozia con un pubblico di circa 120 persone in presenza e 40 online, il loro entusiasmo e commenti positivi ci hanno confermato quanto questo lavoro meriti di essere visto. Lo spettacolo è una co-produzione con il Teatro del Buratto e vede in scena due musicisti francesi e un attore (che in ecoteatro chiamiamo Quester) oltre che una pianta d’ortica.
Questa storia autobiografica parla di come l’amicizia tra specie diverse possa cambiarci la vita. Laura, autrice e regista dell’opera, è entrata in contatto con una pianta di ortica durante i suoi studi presso lo Schumacher College nel Devon.
Dallo scetticismo iniziale, fino alla costruzione di una profonda relazione che ha insegnato a Laura il senso della vita, lo spettacolo ci dimostra come il nostro corpo non sia delimitato dalla pelle, ma si estenda oltre, come la studiosa Donna Haraway afferma.
Sul palco ci sono quattro performer: due musicisti che danno voce alle piante, una pianta di ortica e un attore umano. I musicisti sono Sara Evan e Damien Papin del Duo Keryda, che, attraverso degli elettrodi collegati alle foglie e uno strumento che tramuta gli impulsi elettrici della pianta in suono, generano delle note musicali e “duettano” con la pianta. Damien suona basso e violoncello, mentre Sara l’arpa.
L’attore Alessandro Guetta veste i panni dell’autrice, portando in scena una versione gender-neutral dell’essere umano in questa relazione con la pianta.

SPETTACOLO
Giovedì 10 aprile 2025 | ore 10.00

CREDITI
Theatre of the 7 Directions
testo e regia Laura Pasetti
attore umano Alessandro Guetta
attore non-umano Ortica
musicisti Sara Evans & Damien Papin
luci Manuel Frenda
Coproduzione Teatro del Buratto – Theatre of the 7 Directions

INFO E PRENOTAZIONI
educazione@teatrogiudittapasta.it

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“Un piccolo labirinto da esplorare dentro al quale i bambini saranno accompagnati in un viaggio:
ascoltare, vedere e toccare, orientamento, equilibrio, fragilità, tenacia, resistenza, agitazione e calma.
Fino all’incontro con sé stessi e il proprio genio personale.”

Le Mille e una Notte sono lo sfondo su cui si muove il nuovo percorso di ricerca artistica per l’infanzia proposto da Anagoor. Il Genio accoglierà i bambini nell’espressione del desiderio: quel tesoro nascosto che permette di trovare dentro di sé le chiavi di accesso per la costruzione della propria identità.

Un piccolo labirinto da esplorare dentro al quale i bambini saranno accompagnati in un viaggio verso le esperienze di base: ascoltare, vedere e toccare, orientamento, equilibrio, fragilità, tenacia, resistenza, agitazione e calma. Fino all’incontro con sé stessi e il proprio genio personale.

Il labirinto è la macchina teatrale stessa. I bambini sono invitati a salire sul palco e attraverso degli step di gioco e laboratorio teatrale mettono in scena, dal vivo e nell’immediatezza delle azioni e delle reazioni, un vero e proprio viaggio teatrale. Gli adulti non hanno accesso a questa dimensione personale, all’avventura di questa compagnia bambina. Ma possono osservare a distanza guadagnando un nuovo punto di vista.

Le pareti di questo labirinto sono sipari e tende trasparenti che rendono progressivamente opaco allo sguardo ciò che si cela al centro della scena. Ciò che si cerca a teatro è invisibile. Invisibile quanto ciò che di più importante si cerca nella vita.

SPETTACOLO
Martedì 25 e mercoledì 26 febbraio 2025 | ore 9.30, 11.30, 14.30

CREDITI
Anagoor teatro
con Piero Ramella, Marco Menegoni, Aurora Ro, Simone Derai
musiche e sound scape Mauro Martinuz costumi Serena Bussolaro
spettacolo a pubblico limitato massimo 25 partecipanti a replica (gruppo classe)

INFO E PRENOTAZIONI
educazione@teatrogiudittapasta.it

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“Avete mai sentito parlare della foresta di Burzee?!”

In una foresta incantata, abitata da fate e folletti, una bellissima ninfa accoglie e si prende cura del piccolo Claus.

Nei lunghi inverni, il piccolo, si diverte ad osservare gli animali del bosco e gli abitanti della foresta, fino a quando inizia a riprodurne le loro forme nel legno e nell’argilla.

Quando scopre che uno dei suoi giochi ha contribuito a suscitare gioia nel cuore di un bambino, Claus, ormai cresciuto, decide di dedicare la sua vita a far sorridere i bambini di tutti i villaggi con i suoi semplici doni.

Ak, Signore delle Foreste che protegge i boschi e le sue creature, ci introduce in chiave fantastica la figura di Claus, meglio conosciuto come Santa Claus: scopriremo i segreti del Natale, tutti i simboli che sono entrati a far parte dell’immaginario collettivo – come l’albero, le calze appese, la slitta e le renne – ma soprattutto scopriremo tantissimi segreti sulla vita di Babbo Natale!

Rivivremo la magia dell’atmosfera natalizia riportandoli in una dimensione fantastica, dove il mondo naturale e quello umano sono strettamente connessi e dove sono i piccoli gesti a fare la differenza.

SPETTACOLO
mercoledì 18 dicembre 2024 | ore 10.00

CREDITI
da Vita e avventure di Babbo Natale di L. Frank Baum
Bam Bam teatro
di e con Roberto Maria Macchi
consulenza drammaturgica Lorenzo Bassotto
musiche Teresa Pallaver

INFO E PRENOTAZIONI
educazione@teatrogiudittapasta.it

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Non voglio che le persone pensino che è stato possibile che i nazisti abbiano ucciso milioni di persone e poi l’abbiano fatta franca. Ma io voglio giustizia, non vendetta. Simon Wiesenthal

A cavallo tra un avvincente thriller di spionaggio e l’indagine storica, rivissuta con umana partecipazione e un tocco di caustico umorismo ebraico, Il cacciatore di nazisti racconta la storia di Simon Wiesenthal, che dopo essere sopravvissuto a cinque diversi campi di sterminio dedica il resto della sua esistenza a dare la caccia ai responsabili dell’Olocausto.

Lo spettacolo si apre nel 2003, in quello che idealmente è l’ultimo giorno di lavoro di Wiesenthal al Centro di documentazione ebraica da lui fondato: prima di andare in pensione, l’uomo ripercorre per ellissi ed episodi emblematici 58 anni di inseguimento dei criminali di guerra nazisti, responsabili della morte di più di 11 milioni di persone, di cui 6 milioni di ebrei.

La vita di Wiesenthal, ironicamente apostrofato come “il James Bond ebreo”, ha dell’incredibile: con il suo lavoro di ricerca e investigazione è riuscito a consegnare alla giustizia circa 1.100 criminali nazisti, tra cui Karl Silberbauer, il sottoufficiale della Gestapo responsabile dell’arresto di Anna Frank, Franz Stangl, comandante dei campi di Treblinka e Sobibor, e Adolf Eichmann, l’uomo che pianificò quella che Hitler amava definire “la soluzione finale”.

Lo spettacolo di Giorgio Gallione, basato sui libri dello stesso Wiesenthal e affidato all’interpretazione di Remo Girone, si interroga non solo sulla feroce banalità del male quanto sulla sua genesi. Un modo per reagire a quella che Simon Wiesenthal ricorda come la più cinica delle armi psicologiche utilizzate dalle SS contro i prigionieri dei Lager: “Il mondo non vi crederà. Se anche qualche prova dovesse rimanere, e qualcuno di voi sopravvivere, la gente dirà che i fatti che voi raccontate sono troppo mostruosi per essere creduti”.

Così Il cacciatore di nazisti diventa un tentativo epico e civile per combattere la rimozione e l’oblio. “Non dimenticate mai, mi fido di voi!” è l’esortazione che Wiesenthal scopre nel messaggio lasciato dalla piccola Sara, protagonista di una delle tante vicende narrate nello spettacolo, e che lui stesso rivolgerà al pubblico a fine spettacolo.

SPETTACOLO
lunedì 27 gennaio | ore 20.45

CREDITI

IL CACCIATORE DI NAZISTI
OLIVER & FRIENDS srls

testo e regia Giorgio Gallione
con Remo Girone
basato sugli scritti di Simon Wiesenthal
scene e costumi Guido Fiorato
luci Aldo Mantovani
progetto artistico Giorgio Gallione e Gianluca Ramazzotti

INFO
Spettacolo inserito nella rassegna Prosa classica

Omaggio a Eleonora Duse ai 100 anni dalla morte

Manuela Kustermann è la “diva” dell’avanguardia. Negli anni Settanta la” Duse delle Cantine Off” è sui più importanti palcoscenici italiani. Non poteva che essere lei in questa sezione contemporanea a dedicare un omaggio alla grande Eleonora Duse, lei che appunto fu definita la Duse delle Cantine e quindi della ricerca teatrale e del teatro di sperimentazione e contemporaneo.

È un grande privilegio per il teatro Giuditta Pasta ospitare l’attuale direttrice del Teatro Vascello di Roma che con Giancarlo Nanni cura dal 1995, luogo riconosciuto come Centro di Ricerca, Produzione e Promozione per la Ricerca Teatrale che oggi, dopo una prematura scomparsa di Nanni, la vede sola alla guida. Quello che costruiremo come piccolo esperimento di produzione che nasce al Giuditta Pasta è un percorso attraverso le lettere tra il poeta D’annunzio e l’attrice Duse, passando anche tra alcuni dei suoi testi e poesie più importanti scritti proprio negli anni di passione tra i due. Tutto il lavoro vedrà il coinvolgimento del coro Hebel del liceo Legnani di Saronno quale ottima occasione di inclusione e partecipazione all’attività artistica da parte delle nuove generazioni. Il coro ci accompagnerà con le atmosfere delle canzoni dell’epoca.

SPETTACOLO
Martedì 25 marzo 2025 | ore 20.45

CREDITI

SOGNO DI UN MATTINO DI PRIMAVERA – D’Annunzio e la Dusecon Manuela Kusterman
regia e drammaturgia di Andrea Chiodi
Coro Hebel del liceo Legnani di Saronno
direttore Raffaele Cifani
produzione a cura del teatro Giuditta Pasta

INFO
Spettacolo inserito nella rassegna Prosa contemporanea

“Do you know Romeo & Juliet? La storia di due giovani innamorati che appartengono a due famiglie rivali?! È una storia bellissima, ma è anche una tragedia perché purtroppo… finisce molto molto male… e il fatto più tragico di tutti è che… it’s all my fault! È tutta colpa mia! Sì, mia! Del personaggio piccolissimo senza nome! Mi sono rovinato la vita per questa storia! E ho anche perso il lavoro! Yes… I lost my job! E ora mi ritrovo qui a raccontare storie e a vendere palloncini…”

È dura quando perdi il lavoro per un piccolo errore, ma sbagliare è umano e, certe volte, dalle conseguenze si possono ricavare preziosi insegnamenti. Il nostro venditore di palloncini non ha sempre fatto questo mestiere… molto tempo fa era addirittura un personaggio di Shakespeare! Un personaggio piccolissimo, ma di vitale importanza che, per un tragico errore… beh, lasciamo che sia lui a raccontarvelo!

Un venditore di palloncini racconta, a modo suo, con i mezzi a disposizione, la storia dei due innamorati più famosi del mondo: Romeo e Giulietta.

La storia è una tragedia perché, alla fine, entrambi i protagonisti muoiono e proprio per colpa del nostro amico! Lui non si dà pace… e voi, riuscirete a perdonarlo?
Lo spettacolo si pone il doppio scopo di avvicinare il giovane pubblico a Shakespeare e al Teatro. Il narratore alterna la lingua italiana a quella inglese, inserendo ogni tanto qualche frase di Shakespeare. Si tratta di uno spettacolo interattivo in cui il narratore stimola l’immaginazione degli spettatori utilizzando I palloncini come protagonisti della storia. Egli stesso interpreta i personaggi principali e coinvolge il pubblico in alcune scene. Il gioco visivo e la leggerezza della narrazione rendono la storia fruibile anche se non si dovessero comprendere tutte le parole. Il tragico finale, scritto da Shakespeare, viene raccontato con sensibilità e poesia: l’amore trionfa sempre su tutto.

SPETTACOLO
Venerdì 31 gennaio 2025 | ore 10.00

CREDITI

ROMEO IS BLUE, JULIET IS YELLOW
testo e regia Laura Pasetti
in scena Cecilia Andreasi
produzione Teatro del Buratto

spettacolo interattivo in lingua inglese e italiana
lo spettacolo è pensato per un massimo di 100 spettatori
durata dello spettacolo 45’
età consigliata
dagli 8 ai 10 anni

INFO E PRENOTAZIONI
educazione@teatrogiudittapasta.it

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«…per stupirci della fragilità di Achille e della forza di Patroclo, della loro crescita, della guerra, dell’amore e della morte».

Il mito è un racconto fuori dal tempo, è attuale, non serve attualizzarlo, e ci consente di porre delle domande all’oggi, di affrontare tematiche sempre vive.

Per questo la storia di Achille e Patroclo; per parlare di due ragazzi, di famiglie differenti, di forza e fragilità, di amore, di guerra, di un destino con cui fare i conti.

Ripercorrere il mito, affrontare l’Iliade per narrare la storia di un legame che affronta un futuro già designato, del goffo e invisibile Patroclo scelto dal giovane eroe Achille, per scoprire le diverse facce e possibilità dei protagonisti, per stupirci della fragilità di Achille e della forza di Patroclo, della loro crescita, degli insegnamenti di Chirone, della guerra, dell’amore e della morte; questi sono gli elementi del nostro raccontare.

Ne “Le lacrime di Achille” si viaggerà nei ricordi del grande eroe Achille e del semplice ragazzo Patroclo, dalla loro infanzia a Ftia all’addestramento sul monte dei centauri, dai giorni di attesa in Aulide, sino al tempo in cui Achille sarà divorato dall’ira sotto le mura di Troia.

Vivremo la storia di Achille che sceglierà Patroclo il più esile, magrolino e invisibile tra i tanti ragazzi nobili che si allenano nel palazzo re Peleo. Giungerà il tempo del loro crescere sotto la saggia guida del maestro centauro Chirone. Incomberanno le profezie come condanna, ma anche le profezie come giustificazione per non scegliere.

Un’amicizia, un amore intenso, dall’inizio alla fine… Sarà la voce di Patroclo a guidarci, sono il suo desiderio e il suo bisogno di essere ascoltato a trovare forma, pace e a dare voce a parole che ad Achille nessuno ha mai regalato. Per raccontare chi era davvero Achille. Per dare ad entrambi una nuova voce.

SPETTACOLO
Martedì 14 gennaio 2025 | ore 10.00

CREDITI

testo e regia Renata Coluccini
con Davide Del Grosso, Giacomo Peia
costumi Caterina Berta
scene e luci Marco Zennaro
musiche Luca De Marinis
assistenti alla regia Marta Mungo, Emanuela Spadavecchia
consulenza storico-letteraria Emanuela Spadavecchia
direttore di produzione Franco Spadavecchia
produzione Teatro del Buratto

INFO E PRENOTAZIONI
educazione@teatrogiudittapasta.it

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In questa storia ci sono tre fratelli nati un mattino d’estate, dopo una notte piena di lucciole.
Il destino li separerà, conducendoli per tre strade diverse. Ma darà loro tre doni – intelligenza, istinto, cuore – sufficienti per cavarsela, diventare grandi e finalmente ritrovarsi, affrontando perfino uno Stregone che può farsi grande come una montagna.

Quando la notte sarà più buia, arriveranno le lucciole ad indicare loro la strada.

E Lulù?

Lulù è lo spirito del bosco.
È tutto azzurro e blu, come il cielo, il mare e l’acqua della sorgente.
Ha gli occhi rotondi, la pancia rotonda e il cuore grande.

A Lulù piace: volare sopra al bosco, scavare gallerie, mangiare. Ma la cosa che sa fare meglio è far nascere le lucciole. Dalla sua pancia.
Tutti sanno che esiste, ma pochissimi lo hanno visto. Per vederlo bisogna essere molto fortunati.
E voi, siete fortunati?

L’incanto e la meraviglia suscitati dalle straordinarie vicende dei tre piccoli protagonisti accompagnano gli spettatori, in un crescendo di curiosità e stupore, fino all’epilogo della storia, nel quale tutto si ricompone e l’attesa viene ampiamente ripagata da un arrivo sorprendente.
Un racconto sull’irrinunciabile valore dell’intelligenza, dell’istinto e della generosità, che ci incoraggia ad avere fiducia nelle nostre qualità.

CREDITI
LULÙ
Una storia per bambine e bambini dai 4 ai 7 anni
di e con Claudio Milani
scenografie di Elisabetta Viganò, Armando Milani
musiche di Debora Chiantella, Emanuele Lo Porto, Andrea Bernasconi
luci di Fulvio Melli
consulenza per i testi di Francesca Rogari
fotografie di Paolo Luppino
consulenza elettronica di Frankenstein Garage

SPETTACOLO
Mercoledì 20 novembre 2024 | ore 10.00
in occasione della Giornata internazionale dei Diritti dell’infanzia

INFO E PRENOTAZIONI
educazione@teatrogiudittapasta.it

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