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Un’opera che resiste ai mutamenti della società e del costume: questa sua freschezza è da ricercarsi nell’eterno ed universale desiderio di amore profondo che porta al sacrificio in suo nome.
Nel salotto di casa Valery si prepara una festa. Violetta sta preparando tutto questo per i suoi amici: colpita dal mal sottile, è comunque contenta di come scorre la sua esistenza, un po’ frivola per quanto riguarda l’altro sesso.
Per amore di Alfredo, Violetta decide di cambiare vita, di abbandonare i lussi e le trasgressioni parigini e di trasferirsi in campagna. Lì i due innamorati vivono felici, finchè arriva il padre di Alfredo: egli chiede a Violetta di lasciare il figlio, mantenendo segreta la loro conversazione, perché la loro convivenza disdicevole rischia di annullare le nozze della sorella di Alfredo.
Violetta cerca di opporsi, ma alla fine, convinta da Germont, scrive una lettera di addio ad Alfredo, adducendo scuse.
Alfredo, sconvolto dalla rabbia e dalla delusione, la raggiunge e la offende pubblicamente gettandole del denaro ai piedi. Violetta, malata di tisi, è ormai in fin di vita quando Alfredo, venuto a sapere la verità, va a chiederle perdono. Dopo averlo rivisto per l’ultima volta, Violetta si spegne.
Informazioni
melodramma in tre atti di Giuseppe Verdi
su libretto di Francesco Maria Piave
coro dell’Opera di Parma
M° del coro Emiliano Esposito
Orchestra Sinfonica delle Terre Verdiane
M° concertatore e direttore Stefano Giaroli
regia di Pierluigi Cassano
scene e costumi Arte Scenica – Reggio Emilia
una produzione FANTASIA IN RE
Spettacolo
sabato 6 gennaio | ore 20.30
Biglietti
posto unico: 30 euro
ridotto over70: 27 euro
gruppi organizzati: 25 euro
ridotto under26: 15 euro
La Traviata di Giuseppe Verdi è un’opera che non tramonta mai e la regia di Pierluigi Cassano ce lo ha dimostrato la sera del 6 Gennaio.
La storia, suddivisa in tre atti, di Violetta che per amore di Alfredo decide di cambiare radicalmente il suo stile di vita, ci riporta sempre a quella ricerca, a quel desiderio dell’amore puro e profondo che è vivo nell’animo delle persone ai giorni d’oggi, così come lo era a metà del 1800. Forse questo è ciò che colpisce davvero: melodie che, nonostante siano in vita da oltre un secolo, riescono a farci emozionare e vibrare l’anima.
Non è un caso che sia una delle storie maggiormente riprese nel corso della storia, anche cinematografica: basta pensare ad una Julia Roberts che si commuove di fianco ad un meraviglioso Richard Gere nel film Pretty Woman, quando a teatro Violetta esplode nel suo “Amami Alfredo”; o ad un Ewan McGregor che nel Moulin Rouge getta a terra i soldi a Nicole Kidman, nello stesso modo in cui Alfredo li getta alla sua amata nel secondo atto.
E mentre l’ammiravo e l’ascoltavo, avevo i brividi immaginando Verdi la sera del 6 Marzo 1853, al teatro La Fenice a Venezia, che la mandava in scena per la prima volta, non sapendo ancora le critiche che avrebbe suscitato a causa del soggetto considerato inadatto per il periodo in Italia.
E’ questa la magia della Traviata, la sua musica, la sua storia, che resistono al tempo, riuscendo ad essere sempre moderna e colpendo il cuore delle persone in qualsiasi epoca.